

Mi piace molto come è venuto (purtroppo la foto non rende bene come dovrebbe, spero di averne presto una migliore). Vorrei farne a breve una versione estiva, in cotone.
Un'altra trasformazione nell'ultimo anno è legata allo stile: ora sto diventando meno fanatica del combined knitting, e ho iniziato a lavorare sempre più spesso con la tecnica occidentale perchè mi viene più semplice seguire certi modelli e perchè è necessaria quando si lavora sempre in tondo se si vuole evitare l'effetto ritorto. E poi ho iniziato a sperimentare il continental... ma devo ancora allenarmi tanto (specie col rovescio!)... questa sarà la mia nuova sfida per il 2011!
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Mi viene in mente una storia del passato e una recentissima... Ogni filato è per ognuno di noi una "storia" diversa, influenzata da tanti fattori: come lo abbiamo trovato, le sensazioni che ci ha dato, il progetto che ne abbiamo ricavato, se e come lo abbiamo indossato...
Uno dei miei primissimi progetti era una sciarpa gigante che mi faceva anche da stola, grigia, calda, importante, di quegli accessori che quando li indossi ti dicono "bella, dove l'hai comprata!" ed erano le prime volte che potevo dire (stupendomi io stessa) "l'ho fatta io!". Sono sensazioni gratificanti, ma era tutto merito del filato: un bel bouclè morbido e gonfio che io avevo semplicemente lavorato a maglia rasata (era impossibile vedere la trama in quel grosso bouclè).
Nella storia più recente c'è ormai dell'altro, prima le lane mi "capitavano", ora le cerco, le valuto, mi incuriosiscono, le aspetto... la lana che al momento sto aspettando di avere è Santa Fe di Aslan Trends: mi affascinano i colori della tintura a mano e sono curiosa di sapere se è veramente morbida come dicono. A quest'ora sarà già in viaggio? Intanto faccio spazio tra il mio stash... Presto le foto :)
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Troppo impegnativo? Forse, però sembra anche divertente.